mercoledì 30 luglio 2008

Chi realmente siamo


Traduco alcuni degli articoli del recente Memorandum della Commissione europea sul trattamento dei migranti e dei Rom da parte delle autorità italiane (emesso il 29/07/2008), redatto dal commissario Thomas Hammarberg. Uno specchio di chi siamo, oggi.

29. Dopo la visita il Commissario è preoccupato per la proposta del Ministro dell'Interno di prendere le impronte digitali della popolazione Rom di tutte le età. In particolare si è opposto alla natura discriminatoria di questo provvedimento, specialmente nei confronti dei bambini.

31. Il commissario ha appreso con preoccupazione che i Rom e i Sinti sono stati esclusi dalla legge 482/1999 sulla protezione delle minornze linguistiche storiche, sulla base del fatto che non hanno nessun legame con un'area geografica specifica. In Italia sembra che sia ampiamente, ed erroneamente, dato per vero che Rom e Sinti sono "nomadi" che preferiscono vivere nei campi.

32. Il commissario sta seguendo da vicino ed è profondamente preoccupato dalle manifestazioni anti-Rom in Italia, che sono state occasionalmente molto violente, risultando nell'incendio di campi Rom, senza una protezione effettiva da parte della Polizia che ha anzi effettuato dei raid violenti nei campi. Fonte di particolare preoccupazione è il supporto che è stato fornito a queste manifestazioni, direttamente o indirettamente, da alcune forze politiche locali e nazionali e anche da alcuni mass media. Non si ha notizia di investigazioni su questi fatti.

37. Il commissario è particolarmente preoccupato per il destino di bambini che vivono in cattive condizioni di vita in campi analoghi a quello da lui visitati. Sebbene formalmente abbiano accesso all'educazione scolastica, è dubbio che essi possano effettivamente esercitare il proprio diritto all'educazione in tali condizioni di vita

42. Il commissario esprime la propria preoccupazione per la recente adozione del "Pacchetto Sicurezza" che prende a bersaglio in particolare gli immigrati Rom membri dell'UE e per la dichiarazione dello stato di emergenza in alcune regioni e l'ampliamento conseguente del potere dei Prefetti.

43. L'adozione frequente di una legislazione di emergenza e di altre misure da parte di un membro del Concilio di Europa è indicativo di una seria debolezza del meccanismo dello Stato, che appare incapace di trattare efficacemente problemi sociali che non sono nuovi attraverso la legislazione ordinaria o altre misure.



44. Il Commissario ricorda che la grandissima maggioranza dei Rom e dei Sinti ha un bisogno urgente di protezione efficace dei loro diritti umani, in particolar modo i diritti sociali, quali il diritto a una casa e l'educazione, da parte delle autorità locali, regionali e nazionali. Adottare lo stato di emergenza e dare maggiori poteri ai "Commissari Speciali" e alla polizia non è la migliore opzione per venire incontro ai bisogni delle popolazioni Rom e Sinti.

50. Sulla base dei numerosi rapporti su maltrattamenti a Rom, in particolar modo di origine rumena, da parte della polizia durante dei raid nei campi Rom, il Commissario porta all'attenzione la ECRI General Policy Raccomandation (29/06/2007). Il Commissario esorta in particolare le autorità ad assicurare che tutti i membri delle forze di polizia siano educati sistematicamente e costantemente sulla protezione dei diritti umani nel contesto di una società mista, e che si effettuino investigazioni sui casi di uso illegale di violenza da parte della Polizia.

67. Il commissario ha notato con grande preoccupazione che l'Italia ha intrapreso la pratica di restituire forzatamente immigrati, sulla base di accordi bilaterali, ad alcuni stati (di transito o di origine), come la Tunisia e l'Egitto, che praticano da tempo e in modo provato la tortura.

71. Il commissario nota inoltre che, nonostante, la direzione opposta intrapresa dall'Italia, la legge internazionale ha chiaramente stabilito il principio che gli esterni il cui solo crimine è la violazione della legge di immigrazione non devono essere trattati dai paesi di destinazione o di transito come criminali o potenziali criminali

72. Il commissario è particolarmente preoccupato dall'emendamento alla legge criminale da parte del Decreto legge secondo il quale il soggiorno irregolare è considerato circostanza aggravante che porta a un incremento della pena. Questo provvedimento solleva seri dubbi sulla proporzionalità e la discriminazione basata sullo status di migrante.

83. Sin dall'adozione della legge antiterrorismo le autorità hanno usato questa legislazione per per arrestare, interrogare ed espellere esterni con presunte connessioni terroristiche, ma nei confronti dei quali non è stata trovata alcuna prova criminale.

La versione completa del Memorandum è scaricabile qui: http://download.repubblica.it/pdf/2008/comm_dirittiumani.pdf

domenica 20 luglio 2008

Il segno dei tempi

Poche sono le frasi che davvero esprimono l'ethos di un'epoca. Il più delle volte sono pronunciate da nullità.

«Dopo trent'anni di scuola di sinistra, di esami di sinistra, di professori di sinistra, di presidi di sinistra - stigmatizza la parlamentare del Carroccio - i nostri ragazzi sono disorientati. I nostri studenti hanno bisogno di essere guidati da uno come Umberto Bossi. E non è possibile che vengano professori da ogni parte a togliere il lavoro agli insegnanti del Nord. Loro vogliono sentir parlare solo di Pirandello e Sciascia e non di un federalista come Carlo Cattaneo». Paola Goisis _ commissione della camera alla cultura (!!!) _ Corriere 21/7/08


Ce ne parli lei, Paola, le prego, ci dica.

L'intera questione è nata dal fatto che un intellettuale quale il figlio di Bossi, tale Renzo, probabilmente disorientato, è stato segato per la seconda volta agli esami di maturità, presentando una tesi Cattaneo. Segno dei tempi.

Parlando di cazzate:



Non è che me ne freghi niente dell'inno ma...


Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la creò.


La Vittoria è schiava di Roma, perdio, non l'Italia. Un centinaio di persone, chiuse in una stanza a Padova, a ripetere cazzate (nessun limite) di fronte a un manichino che sa a a malapena parlare e non sa leggere. Eh si, ne abbiamo proprio bisogno. Come di un ictus.

mercoledì 9 luglio 2008

Pubblica indignazione

Grande scandalo. Di nuovo. Ancora il giornale che si morde la coda, ancora, di nuovo, polemica sulla forma piuttosto che sulla sostanza.

Di errori politici, nella manifestazione di Roma contro le leggi vergogna, vedo solo quello di non documentare le "offese" contro la Carfagna, o perlomeno non tutte. Poichè è lei l'odffesa, deliberata, cosciente e bruciante, contro tutti coloro i quali possano aver pensato di avere il diritto a un governo serio. Che poi sia o meno la concubina di Berlusconi poco importa. Quello che è certo è che è un simbolo vivente delle impari opportunità ed è per questo che occupa quel posto.

Non occorre citare Dante per sapere che un papa puo' andare all'inferno. Questione di opinioni. E sono tutte valide, visto che si tratta di un mondo di fantasia. Io penso che ogni papa, alla propria morte, diventi Babbo Natale.

Per il resto l'indignazione giornalistica e, ovvio, politica, non avrebbe ragione di esistere, in un mondo normale. Fanno tutti finta di non capire, perchè sanno che i lettori non capiscono sul serio e seguiranno le forbite analisi degli editorialisti. Dire che Napolitano non fa il proprio dovere, quando firma una legge razzista che contraddice la costituzione non è criticare l'autorità della carica. Al contrario. E' pretendere che un uomo che si trova a impersonare la carica faccia il proprio dovere: cioè che onori l'istituzione che gli è stata affidata. E dire che sonnecchia, chiamarlo Morfeo, è una delicatezza, non turpiloquio. Pensarla altrimenti vuol dire pensarla esattamente come Berlusconi, cosa che il PD dimostra di saper fare benissimo: vuol dire che l'uomo Napolitano, una volta raggiunta la carica, è giudicabile dal suo essere là e non per quello che fa.

Sono convinto che lo sappiano tutti, anche i pubblici indignati che scrivono editoriali contro il turpiloquio. Ma ognuno deve difendere i propri interessi, ovvio, se si attacca come è naturale, sia Berlusconi che chi, colpevolmente, ha permesso il suo successo politico, non si puo' pretendere di avere buona stampa. Come non si puo' pretendere, in Italia, che la stampa rispetti i propri lettori o la loro intelligenza. Forse perchè hanno capito, dopo anni di marketing che la loro intelligenza è limitata e che si puo' parlare solo a due sentimenti, il basso istinto (Il Foglio, il Giornale) o la mansueta bigotteria (Repubblica, Corriere), meglio se mixati (Libero).

Guzzanti, Grillo e Travaglio, in ordine crescente di abilità, lo hanno capito perfettamente. Non si raggiunge il grande pubblico - che non è quello della piazza di ieri - , nella società mediatica di Maria de Filippi e del Grande Fratello, che per questi due canali. Esclusa per motivi ideologici, culturali e di mezzo comunicativo la bigotteria e il perbenismo, restano gli istinti. La risata, il gergo di tutti i giorni (sono convinto che nemmeno un editorialista del Corriere si scandalizza nel sentire la parola "uccello", fosse anche quello del nostro Premier, in una conversazione quotidiana), l'accusa fondata, provata ma non sempre spiegata, poichè il mezzo espressivo, con i tempi comici, non permette digressioni troppo ampie, pena il disinteresse di un pubblico, diciamocelo, infimo.

Berlusconi fa la stessa cosa. In modo vincente, perchè appoggiato dai media, come si sa: quando parla alla paura, all'istinto di conservazione e di identità, ai piccoli interessi di parte, con argomenti meno provati e piu triviali di qualli di qualsiasi "comico", il suo messaggio, viene moltiplic&to in migliaia di immagini, riassunti, persino critiche che pero falliscono nell'utilizzo del canale verso l'istinto a cui le sue telenovelas, i suoi reality, la sua spazzatura anni 80 ci hanno abituato.

Se l'unico modo di parlare alle masse è attraverso l'istinto, criticare chi lo fa in maniera uguale e contraria a Berlusconi è un controsenso. Abbiamo assorbito i suoi modi per anni, abbbiamo sdoganato con lui le soubrettes, la Lega e i fascisti. Ma quando si tratta di usare i suoi mezzi contro di lui, (e in una maniera decisamente piu fine e informata) no, è turpiloquio, è pubblica indignazione.

E', insomma, bigotteria. L'ultima spiaggia di un sinistra balbettante e senza idee. Che, per storia, capacità ed elettorato, non è capace di usare nemmeno questo mezzo espressivo. Una destra pallida. La brutta coppia di un aborto.

Accettare che questo sia il livello della comunicazione è, anche per me, una sconfitta, perchè è ovvio che alcuni distinguo vengono assorbiti nella semplificazione che deve portare al ridicolo e, di conseguenza, all'attenzione. Ma è una sconfitta già consumata da tempo. E dopo che in Italia si sono bruciati i campi Rom, il lutto per questa perdita deve essere consumato. Il ritirarsi nella torre d'avorio, a girare il Caimano o a scrivere trattati di filosofia politica non impedirà agli altri di usare mezzi piu efficaci per i propri fini. Se non vogliamo usarli noi stessi, perlomeno non critichiamo chi lo fa per una giusta causa e con un successo di pubblico che "noi" non potremo mai avere.

PS. L'unico commento sensato ch eho trovato sulla questione:

http://temi.repubblica.it/micromega-online/gianni-vattimo-scandalizzato-dallo-scandalo-audio/

domenica 6 luglio 2008

La Grande Storia

Vedere questo video mi ha dato la sensazione piu' prossima a quella di essere stuprato che si possa raggiungere tenendo addosso i pantaloni.




PS:

le donne fanno una magnifica figura, perchè hanno saputo accompagnare, accudire, assistere e consigliare i loro uomini



E vaffanculo al femminismo, alle donne e a 100 anni di conquiste sociali, senza nemmeno rendersene conto!