mercoledì 23 aprile 2008

Bar Italia

Sono l'unico che lo ha notato? L'unico a pensare che sia semplicemente grottesco?



E poi


ROMA - "Air France si è ritirata in primo luogo per i veti dei sindacati". Silvio Berlusconi, additato da molti come uno dei responsabili del "no" definitivo della compagnia franco-olandese alla trattativa per Alitalia, attacca i sindacati. Poi annuncia: "Ci saranno dolorose riduzioni di personale". - da Repubblica 23 aprile 2008


E poi

"i sindacati hanno fatto il loro mestiere, e magari hanno avuto anche ragione. La verità è che le condizioni poste erano impossibili da accogliere" - da Repubblica 24 aprile 2008



Il punto, probabilmente, lo manco.
La contraddizione la vedono tutti. Se ci guardano. E' vero che in Italia il popolo (mi scuso se l'espresione appare offensiva, ovviamente è sovrano)non legge i giornali. E se lo fa segue le testate che confermano le poche idee confuse che già ha.

L'indignazione, spesso senza azione, viene percio dalla sorprendente constatazione, da parte dell'uomo della strada, del fatto che è venuto a conoscenza di un fatto. Saperlo lo rende scandaloso.

Vale a dire che è la quantità e non la qualità che fa il successo comunicativo di un messaggio: per superare il muro di indifferenza occorre un volume di discussione che solo il mezzo televisivo ha gli strumenti (tecnici e culturali)di mettere in piedi.

Un'opinione pubblica senza interessi materiali e informativi, posto che si possa chiamare opinione, di certo non è pubblica. E' privata come private sono le televisioni. Perché se il popolo avesse a cuore i suoi interessi penserebbe che i 300 milioni "prestati" per volere di Berlusconi all'Alitalia, contro le leggi europee, contro il liberalismo che è Bandiera di B. non sono poi cosi un buon affare per il nostro sovrano. Quante case popolari si sarebbero potute costruire? Quanti anni di stipendio per i dipendenti Alitalia a rischio licenziamento nel caso Air France l'avesse rilevata?

Ma, ovviamente, manco il punto, la faccio troppo semplice. Il punto è il linguaggio. Berlusconi, nel contraddirsi, fornisce ai propri sostenitori, nuovi, antichi, o leghisti gli argomenti per non perdere la faccia nei discorsi che fanno al bar, quando hanno finito di parlare del Milan, o, nei casi più culturalmente impegnati, di sicurezza.

Perchè solo al bar tutte le opinioni si equivalgono. Solo senza memoria o con la leggerezza di una buona lite tra amici si puo ritenere normale che un candidato premier mandi a puttane una trattativa pubblica, dichiari di voler preservare a tutti i costi l'italianità di una compagnia e poi, dopo le elezioni, incolpi i sindacati di aver realizzato la soluzione che lui stesso aveva auspicato.

Solo al bar ci si puo vantare di aver pescato un pesce che non esiste in natura senza essere cacciato fuori. Solo al bar la storia di quel pesce puo persino diventare affascinante, credibile, se chi racconta è abbastanza bravo con le parole o se il pubblico ha bevuto troppo.

Solo al bar si puo dire di aver pronta una cordata ed essere accolti con un sorriso (compiaciuto, divertito, indulgente) senza essere cacciato fuori, senza alcuna conseguenza politica, quando, pochi giorni dopo, la cordata si rivela una bugia. Solo al bar, davanti a un bianchino, l'opinione di un economista e di un odontoiatra in materia economica hanno lo stesso valore e la stessa credibilità.

Le diverse anime del nostro sovrano si scontrano gioiosamente nel Bar Italia, mentre fuori il mondo affonda.

PS. Nuovo argomento da bar: tremo al pensiero delle contropartite che Berlusconi offrirà agli industriali italiani e non per mettersi in cordata e tirar su i 3 - 4 miliardi di euro necessari.

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