lunedì 12 maggio 2008

Tana libera tutti

Si potrebbero dire molte cose sulla vicenda Travaglio. Anzi, si sono dette. Gasparri: c'è un complotto politico (traduzione: abbiamo bisogno di cambiare i vertici RAI per adeguarli alla nuova maggioranza). Finocchiaro (PD): è scandaloso che non ci sia stato un contradditorio (trad. ho bisogno di piaceri e a chi chiederli se non al vincitore?). Fazio: mi dissocio (traduzione: sono un verme, vi supplico non toglietemi il programma).

Tutte queste dichiarazioni si muovono attorno a un vuoto centrale. E' cosi macroscopico che è semplicemente ridicolo. Ma qncorq nessuno che, di mestiere giornalista, abbia il coraggio di sussurrare che, per dio, il re è nudo.

E allora, cristo santo, dopo aver cortesemente sentito ogni singolo capriccio di chiunque avesse una telecamera o uin microfono, vogliamo chiederci se quello che Travaglio dice è vero o no?

Se Schifani Gasparri Finocchiaro dicessero che non è vero, avremmo almeno la possibilità, a simpatia, di giudicarli sinceri o meno. Ma no. In Italia non c'è bisogno. In Italia basta dire che non c'è il contraddittorio. Tana libera tutti. Perché a noi questo basta per metterci l'animo in pace: il pensiero che magari non c'è bisogno di prendere provvedimenti. Siamo un popolo ottimista.

Pensa che complicazioni all'estero. I politici si scannano sulle accuse portate avanti dal giornalista, che nel frattempo è stato dimenticato perché ci sono cose più serie a cui pensare: il capo del senato potrebbe essere amico di mafiosi. I giornali senza intervistare nessuno fanno un'inchiesta per verificare i fatti e ne rendono conto. La parte politica che ha detto il falso (e nel caso anche il giornalista che ha denunciato), si nasconde e cerca di recuperare il danno di immagine.

Il dramma è che è tutto legato. I politici (scusate il qualunquismo, ma essendo PD e PDL il 95% del parlamento me lo permetto) quando si lamentano del mancato contraddittorio si lamentano del fatto che non si sia data loro la possibilità di mettere in scena il siparietto di sempre. Il siparietto che è la politica italiana. Botta - risposta - controrisposta. Fino al prossimo scandalo. E con nessuna conseguenza politica. Tana libera tutti.

Cio' che crea scandalo e grida riparazione è uno strappo momentaneo a un sistema integrato e perfetto, in cui le parole "contraddittorio", "uso politico di", "complotto" servono a tramutare le colpe, politiche o morali, in discussione infinita tra poli equipollenti e percio irresolvibile. I giornalisti, preoccupati essi stessi di questo bug momentaneo, si affrettano a ricucire lo strappo, dando spazio a falsi contendenti che hanno tutti la stessa voce e tutti lo stesso fine.




PS. Berlusconi un po' di tempo fa diede dei coglioni a chi votava la sinistra. A parte il fatto che dopo le passate elezioni devo ammettere che aveva ragione lui, dove stava allora il mio diritto di replica?

Nessun commento: