sabato 10 maggio 2008

Ubuesque

Un signore molto intelligente un giorno defini' la categoria di ubuesque (grottesco), in rapporto al potere politico. Si tratta della massimizzazione del potere attraverso la sua volontaria, manifesta, esplicita umiliazione, il suo rendersi odioso, infame o risibile per propria stessa scelta. Attraverso la propria ridicolizzazione la politica esprime la sua potenza e , aggiungo io, prova di essere al di là delle leggi della morale comune; di potere, letteralmente, tutto.

Non si tratta, attenzione, di semplice satira. Non è un carnevale, non è un rovesciamento momentaneo. E' ridicolo, è infamità, che si situa alle radici stesse delle istituzioni, nella loro essenza, a provare ai sudditi che il potere è inevitabile, qualsiasi sia la sua forma. Che il potere non ha altre regole che non siano quelle che esso stesso, giorno per giorno, sceglie.

Nerone ed Eliogabalo, le pose di Mussolini e il suo correre goffo alla testa dei gerarchi. L'imposizione del Voi fascista. Le corna di Berlusconi all'Unione Europea. Cannoli e Mafia. Ubuesque.

Quell'uomo intelligente mise, nella lista dei "sovrani infami" anche "quel piccolo uomo dalle mani tremanti che, dal fondo del suo bunker, coronato da quaranta milioni di morti, non domandava che due cose: che tutto cio' che rimaneva fosse distrutto insieme a lui e che gli portassero dolci al cioccolato fino a scoppiare."





Non chiamatela troia, fareste solo il Suo gioco.

PS. Repubblica, l'organo ufficiale del PdL, titolava: "Tutti i siti esteri pazzi per la Carfagna". Siccome i redattori, se anche si sono sforzati di leggerli, non sembrano cavarsela bene con l'inglese tento un riassunto: ci prendono tutti per il culo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao.. passa dalle mie parti
john

salamandra.wordpress.com

Anonimo ha detto...

* salamandrablog.wordpress.com

Anonimo ha detto...

il problema è la massa, dover parlare alla massa invece che al singolo. forse è stato il problema di sempre.