domenica 8 giugno 2008

La Metamorfosi


Mi trovo a fare pensieri strani nell'ultimo periodo. Tipo, l'indipendenza della magistratura. Non me ne era mai fregato un cazzo. Anzi, ho sempre pensato alla magistratura come a un potenziale nemico. Quello che prima o poi mi mette dentro per quello che ho detto, scritto o pensato.

Lo penserei ancora se fossi libero.

Uno degli effetti più perversi del nuovo regime italiano è che mi costringe a dimenticare i distinguo, le alternative, alla fin fine la realtà dei fatti.

La situazione è talmente grottesca, l'aborto della società italiana talmente ridicolo, che mi costringe a dimenticare tutti le sfumature, ogni forma di moralità personale o richiesta di onestà altrui.

Mi costringe a difendere la logica. La loro, non la mia. Una logica che non ho mai condiviso, valori a cui non ho mai creduto, dalla Resistenza alla Costituzione, dalla Magistratura alla Sinistra. Tante lettere maiuscole che mi hanno sempre insospettito. Non hanno mai significato niente per me, dei contenitori in cui ognuno riversava le idee e gli interessi più diversi. Ora, in ritirata verso il minimo, vorrei che fossero rispettati.

Logica interna. Nello sconforto generale, nello scherzo osceno della politica italiana, chiedo solo di non essere preso per il culo. Che se vogliono mentire almeno siano corenti con le balle precedenti. Che si sforzino, almeno un minimo, perdio.

Moralità. La Carfagna dice, come se il permesso lo dovesse dare lei, che i gay possono manifestare, ma sobriamente. La stessa sobrietà delle sue pose nel calendario, nuda, incatenata, mentre lecca un muro? Quella stessa sobrietà che i camionisti di tutta Italia guardano ogni mattina quando vanno a lavorare e alla sera pirima di asciugarsi con la carta igienica?
In un mondo normale il problema non si porrebbe. Per quanto mi riguarda ognuno puo fare quello che vuole del proprio corpo: potrebbe mangiare le proprie feci in prima serata, non mi scandalizzerei, né la criticherei.

Magistratura. Vogliono togliere le intercettazioni. In tempi normali non ci penserei particolarmente, nella mia naturale disillusione penserei persino a un provvedimento non errato. Ma lo dice Alfano. Cioè l'ex segretario di Berlusconi. Cioè il tizio che, quando nelle scorse amministrative Berlusconi mandava SMS a tutti gli elettori, fotteno la privacy, probabilmente schiacciava invio. In questi tempi la magistratura, caduta l'informazione, è uno dei pochi contropoteri. Mi tocca difenderla, cristosanto, come se credessi nella Giustizia della Legge. E le intercettazioni, grazie al loro sapore di reality show, sono le uniche notizie che hanno creato scandalo e scalfito l'opinione pubblica. Percio teniamoci i Reality e la Legge, schifosi come sono, ma no, Alfano che fa il difensore del popolo oppresso è troppo.

Casini e le sue due mogli. Mafiosi all'antimafia. Senatori UDC e troie. Reato di clandestinità e indulto. Anticomunismo e amicizia con Putin. Antenne cancerogene e carità cristiana.

Trovarsi a consigliare agli amici di votare Veltroni. Dio che vergogna. E che errore.

Sono diventato un giustizialista.Quando mi trovero a difendere anche la Patria e le Forze dell'Ordine sapro di essere diventato come Loro. Seccatemi.

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